Autore: Heinrich Neuhaus
A cura di Valerij Voskobojnikov
Editore: Rusconi
Pagine: 322
Lingua: italiano, traduzione di Annelise Alleva
Heinrich Neuhaus, eminente professore al Concervatorio di Mosca, fra i cui allievi spiccano concertisti come Svjatoslav Richter e Emil Gilels, sostiene che non ci sono occulti segreti tecnici per diventare grandi pianisti.
Basta saper affinare la doti naturali per la musica e il pianoforte con pazienza, intelligenza e tenacia : si tratta di un dovere, confortato dalla coscienza che l'arte non è scissa dalla morale, è anche ricerca della libertà interiore.
In alcuni capitoli del libro si dimostra con quale rigore debba essere curato l'addestramento tecnico e stilistico di un pianista; in altri, tuttavia, si discute a lungo e con calore quanto tale addestramento debba venir bilanciato e integrato da una serie di motivazioni spirituali e culturali che non possono e non devono restare fini a se stesse.
Occorrono quindi esercizi, che talvolta rischiano di diventare ripetitivi e sterili, ma anche profonde riflessioni, grande curiosità umana e assoluta concentrazione spirituale. Cultura e spiritualità contribuiscono in maniera concreta e diretta a rinsaldare e a far maturare la tecnica pianistica in quell'insieme di esperienze che sempre sono riunite nella figura e nella personalità del grande interprete.
Heinrich Neuhaus è nato nel 1888 in Ucraina, dove i suoi genitori dirigevano una scuola di musica. Negli anni Trenta, quando era già diventato un grande concertista e il massimo didatta del pianoforte in URSS, fu nominato direttore del Conservatorio di Mosca. Si dimise nel 1937 per dedicarsi esclusivamente all'insegnamento e al concertismo. Il suo prestigio divenne ben presto di risonanza mondiale. Si è spento a Mosca nel 1964.
Di seguito l'indice tematico del libro
Considerazioni generali
La sicurezza come base della libertà
L'apparato motorio
La naturalezza
Elementi della tecnica pianistica
Aggiunte sulla diteggiatura
Aggiunte sul pedale