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Bibliografia - La musica nella storia

Bibliografia

La musica nella storia

Autore: Piero Mioli
Testi di M.Caraci, I.Cavallini, G.Cherici, L.Farné, G.Ghirardini, P.Mioli, A.Parma, F.Pulcini, P.Sassu, U.Scarpetta
Editore: Calderini, Bologna.
Pagine: 879
Lingua: italiano

La prima edizione di La musica nella storia, manuale scolastico e opera seriamente divulgativa di storia della musica, uscì nel 1986; una seconda edizione vide la luce nel 1989, una ristampa nel 1994. Accolto dagli insegnanti, dagli studenti, dai cultori della musica classica con un favore e una fiducia che sotto le righe sapevano prendere atto di alcune novità introdotte nella trattazione della materia, il volume approda alla terza edizione undici anni dopo la prima. Ed è un'edizione che, quasi raddoppiando lo spessore dell'altra, oltre a correggere errori e refusi agisce su varie direttive, più o meno in linea con le precedenti. Intanto attenua, ma non rinnega, l'abbondanza di nomi di autori, titoli di opere, menzioni di brani, date, numeri e via dicendo: insomma, cerca di risultare più snella e flessibile ma anche almeno parzialmente "enciclopedica" e così conserva la trattazione dei cosiddetti minori, non abbandona i generi musicali dopo le loro massime fioriture (è il caso della musica sacra), cerca di non dare nulla per scontato, di spiegare tutto il possibile, di scendere spesso nei particolari, di essere sempre chiara e concreta, attenta all'intendimento e all'apprendimento. Poi confida ancora molto sulla realtà, sull'evidenza della morfologia musicale, insistendo a descrivere molte forme di musica, dalla Messa gregoriana all'aria d'opera, dall'antica ballata alla moderna sinfonia, anche se non al punto da smembrare le parti dedicate ad autori molto versatili (e dunque aduna il Monteverdi madrigalistico e quello operistico, e quando perviene a Händel mette insieme il teatro, lo strumentale, il religioso). Inoltre conserva le cronologie introduttive ai capitoli, che correda però di rapide panoramiche "sul periodo" con ragguagli storici, filosofici, letterari, figurativi senza dubbio manchevoli ma complessivamente orientative; e chiude i capitoli con bibliografie particolari, appena ragionate e comunque aggiornate. La novità maggiore riguarda comunque l'antologia, che prima non esisteva (né esiste di regola presso una storia della musica): ogni capitolo è seguito da una parte antologica abbastanza estesa che comprende e commenta brani (se brevi, interi), ed esempi musicali (come per esempio florilegi tematici di opere liriche); letture critiche (specie moderne) e documentarie, spesso d'autore (Boccaccio, Burney, Marcello, Liszt, Mann); poesie (dalla Bibbia a Pirandello, da Omero a Carducci) e numerosi testi poetici per la musica (a cominciare dall'onnipresente Petrarca); brandelli di cataloghi, elenchi di opere diverse, serie di nomi atti a esemplificare, a far toccare con mano, anzi vedere con gli occhi quanto la trattazione continuativa rischierebbe di confondere."

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Piero Mioli