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Lo studio del pianoforte - Gli arpeggi

Lo studio del pianoforte

Arpeggi

La tecnica degli arpeggi si divide in due sezioni, con e senza passaggio del pollice.

Per lo studio degli arpeggi, come del resto per quello delle scale, esistono libri dedicati che guidano l'allievo dai primi movimenti meccanici di questo ramo della tecnica pianistica fino ai più impegnativi ed estesi esercizi su più ottave.

Sebbene l'esecuzione degli arpeggi non sia richiesta negli esami dei conservatori, è importante dedicare a questa tecnica il tempo opportuno visto che in una buona parte della letteratura pianistica, specie da metà ottocento in poi, ne viene fatto largo uso.

Il meccanismo fondamentale negli arpeggi è il passaggio del pollice, che avviene qui in condizione più sfavorevole rispetto alle scale, delle quali di fatto costituiscono una specie di variante per gradi non congiunti.

E' necessario quindi studiare a fondo il meccanismo del passaggio del pollice, e successivamente il riposizionamento della mano nella sezione sucessiva dell'arpeggio. Vale qui il solito discorso già fatto per l'acquisizione di tutte le altre tecniche di base, ossia che lo studio va fatto lentamente per permettere alla mano e al polso di abituarsi al nuovo meccanismo senza sforzare troppo la muscolatura.

Solo in un secondo momento si procederà ad accelerare l'esecuzione ed eventualmente ad unire le mani.

Suggerisco di sfruttare tutte le astuzie già citate nella sezione delle scale, quali varianti ritmiche e di accenti, per garantire la massima uguaglianza a tutte le dita coinvolte. Esistono, oltre ai metodi tecnici specifici per lo studio degli arpeggi, molti studi che fanno parte della grande letteratura pianistica che possono (debbono) aiutare l'allievo nell'acquisizione di questa tecnica. Tra gli studi di F.Chopin ad esempio cito l'Op.10 n.1 che si rivela utilissimo per l'arpeggio nella mano destra, o lo studio in Fa minore del gruppo dei "Trois Nouvelles Études" per la mano sinistra. Passaggio successivo agli studi di Chopin possono essere le relative rielaborazioni di L.Godowsky, che hanno tra l'altro il pregio di far lavorare assieme sulla stessa tecnica entrambe le mani. Lo studio mediante questi veri e propri pezzi sarà senz'altro più piacevole ed integrerà quello fatto sui libri dedicati di tecnica.