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Tesi n.2 - La produzione del suono

2.1 - La produzione del suono

Analogamente a quanto avviene per l'oscillazione pendolare, regolata dalle forze di gravità e di inerzia, la vibrazione è prodotta dall'elasticità di alcuni corpi, solidi o gassosi.

La vibrazione, più veloce rispetto all'oscillazione pendolare, è classificata come regolare ed uniforme se produce una sensazione gradevole che chiamiamo "suono", mentre è detta "irregolare" se produce "rumore".

I corpi elastici comunemente capaci di produrre suono, e quindi di vibrare, sono le corde, l'aria, le lamine e le membrane.

2.2 - Le vibrazioni dei corpi sonori

Negli strumenti cordofoni, costituiti da una o più corde di minugia, di nylon o di metallo, più raramente di seta, acquistono l'elasticità necessaria per produrre la forza che genera le vibrazioni grazie alla tensione. Nei vari strumenti musicali esistono tecniche per fornire più o meno tensione alle corde in funzione degli effetti desiderati.

Le corde vengono poi sollecitate mediante vari meccanismi, che vanno dal pizzico (diretto delle dita o di meccanismi appositi come avviene nei clavicembali) alla percussione (come nel caso del pianoforte), allo strofinamento (nel caso degli archi), assumendo un profilo a "fuso", nel quale i punti fermi alle estremità che rimangono immobili vengono chiamati "nodi", mentre la parte centrale sarà quella maggiormente mobile che chiameremo "ventre".

Le proprietà della corda influenzano direttamente la frequenza delle vibrazioni prodotte : più la corda è tesa e sottile e maggiormente acuto sarà il suono prodotto.

Negli strumenti aerofoni il suono viene invece prodotto dal movimento dell'aria, sottoforma di compressioni e dilatazioni, che si verificano quando in un tubo d'aria (o colonna) racchiusa in un contenitore di forma allungata che abbia almeno un foro verso l'esterno, viene introdotta nuova aria attraverso insufflazione dall'imboccatura.

L'imboccatura può essere di varia natura : naturale nei flauti dritti e nell'ottavino, ad ancia semplice nell'armonium e nella fisarmonica, ad ancia semplice battente nel clarinetto e nel sassofono, ad ancia doppia nell'oboe, corno inglese, fagotto e controfagotto. A questi si aggiungono gli strumenti con imboccatura a bocchino cme i corni, le trombe e i tromboni, che vengono equiparati agli strumenti ad ancia doppia inquanto le labbra appoggiate all'imboccatura agiscono nello stesso modo.

I tubi d'aria possono avere forma cilindrica (come nel flauto e nel clarinetto), conica (come nel saxofono, oboe, corno inglese, fagotto e controfagotto, corno), conico-cilindrica (tromba e trombone), e vengono classificati come "aperti" se comunicano con l'esterno mediante due vie, o "chiusi" se hanno una via sola.

Il funzionamento delle piastre è invece analogo a quello delle corde : se sollecitate, percosse o sfregate in vario modo, si deformano secondo delle linee elastiche ed altre, di assoluta immobilità, dette appunto linee "modali".

Le membrane, costituite prevalentemente da pelli di animale, se sollecitate si comportano in modo analogo alle piastre, purché siano state però messe intensione mediante opportuni meccanismi al fine di acquistare quell'elesticità che permette la vibrazione. Anche in questo caso abbiamo la formazione di linee modali e di zone di massima vibrazione.